Scuola a Nassiriya

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Soggetti beneficiari: 15 donne mamme analfabete

Città / Regioni coinvolte: Provincia del Thi Qar

Periodo di realizzazione: dicembre 2013 - in corso

Fonte di finanziamento: Donazioni private

Costo complessivo: 5.000 euro

Stato progetto: in corso

L'obiettivo specifico di questo progetto è l'alfabetizzazione di 15 donne adulte. Il progetto si rivolge a 15 mamme analfabete della provincia del Thi Qar.

L’obiettivo del progetto è insegnare alle mamme a leggere e scrivere per rendere più libere e consapevoli le donne e, di conseguenza, i loro bambini. Non solo l’ABC - anzi, a, baa, taa, - ma anche informazioni sui diritti delle donne, sulle responsabilità del loro ruolo nella società e nella famiglia, sulla salute delle mamme e dei bambini e su come comportarsi in caso di emergenza, una sorta di primo soccorso in caso di incidenti domestici.

Le mamme, a scuola per circa tre mesi, potranno portare i propri bambini presso il piccolo asilo attrezzato dall’Associazione I Bambini di Nassiriya nel Sumer centre for illiterate mothers  dove un’educatrice d’infanzia avrà cura di loro mentre le mamme impareranno a leggere e scrivere. Ad ogni mamma verrà inoltre offerta una piccola borsa di studio  perché le allieve vengano incentivate ad essere sempre presenti alle lezioni ma anche perché venga riconosciuto il valore del loro impegno fuori casa anche all’interno della propria famiglia. 

Il corso si svolgerà in accordo con il Direttorato Generale dell’Educazione del Thi Qar.

Al termine del corso verranno consegnati diplomi di partecipazione.

L’Associazione I Bambini di Nassiriya avrà il compito di selezionare docenti e allievi in collaborazione con i coordinatori locali, volontari iracheni che già in passato hanno collaborato con l’Associazione, finanziare le attività.

 

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Documenti

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Bambini irakeni a Trieste

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Soggetti beneficiari: Abitanti di Mamallapuran (Tamilnadu)

Città / Regioni coinvolte: Mamallapuran (Tamilnadu)

Periodo di realizzazione: 2005

Fonte di finanziamento: Fondi Spes, Donazioni private tramite sottoscrizione lettori Il Giornale e L'Unità

Stato progetto: concluso

Grazie a 173.000 euro raccolti con una sottoscrizione dei lettori di Il Giornale e de L’Unità, per i bambini iracheni, in collaborazione con l’ospedale infantile Burlo Garofolo di Trieste, abbiamo realizzato un impegnativo progetto umanitario iniziato già nel 2003. Sono arrivati a Trieste 8 bambini con gravi patologie, oltre a tre donatori di midollo, ricoverati al Burlo. 

 

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Protocollo d'intesa con Spes

Potabilizzatori energia solare Dhi Qar

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Soggetti beneficiari: Abitanti della provincia di Dhi Qar

Città / Regioni coinvolte: Provincia di Dhi Qar

Periodo di realizzazione: 2004 - 2005

Fonte di finanziamento: Fondi Spes

Costo complessivo: 12.000 euro

Stato progetto: concluso

Abbiamo inviato nella provincia di Dhi Qar un dissalatore-potabilizzatore, che completa l’impianto idrico di alcuni villaggi già iniziato nel 2004. Per l’impianto sono stati utilizzati 12mila euro tratti dagli ultimi fondi raccolti dai lettori de Il Giornale. Come già avvenuto negli anni precedenti all’ospedale infantile Burlo Garofolo di Trieste è stato realizzato il trapianto di midollo di una bambina irachena, che non poteva venir curata in patria.

 

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Protocollo d'intesa con Spes

 

Ospedale Al Mansour

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Soggetti beneficiari: Abitanti di Baghdad

Città / Regioni coinvolte: Baghdad

Periodo di realizzazione: 2004

Fonte di finanziamento: Fondi Spes

Costo complessivo: 35.000 USD

Stato progetto: concluso

Al Mansour, il policlinico pediatrico di Bagdad, dove si curano i bambini leucemici. Tutti i lettini sono occupati da esserini pallidi, smagriti, spesso senza capelli, con la flebo al braccio, spesso senza nemmeno la forza di tirarsi su. Al Mansour è l' ospedale di riferimento di tutto l' Iraq per questo tipo di malattie e i casi di leucemia infantile sono aumentati fino a sette volte dopo la guerra del Golfo del 1991. Non va attribuita la causa del fenomeno direttamente alla guerra, cioè all' uso di proiettili all' uranio impoverito da parte degli americani, ma è sicuro che il fatto dipenda da «condizioni secondarie» causate dal conflitto. Cattive cure. Malnutrizione. Scadimento generale della sanità pubblica. Non solo i casi sono aumentati a dismisura, ma si sono anche fatti più acuti, il morbo più aggressivo.

La sanità è forse il settore dove l' orgoglio ferito dell' Iraq sanguina più dolorosamente. Vent' anni fa era all' avanguardia.. I medici iracheni, spesso specializzati all' estero, erano di primissima classe; in seguito le loro conoscenze mancarono di aggiornamento e restarono fatalmente indietro. E qui siamo a Baghdad: a Bassora, ad esempio, i dottori erano meravigliosi ma gli ospedali facevano semplicemente piangere. Nella sua costante denuncia delle sanzioni internazionali imposte dopo l' invasione del Kuwait nel 1990, la propaganda irachena sottolineava soprattutto la situazione della sanità. La situazione, però, era più complessa di quanto pretendano gli slogan.

Subito dopo la liberazione di Baghdad la missione di @uxilia ha viaggiato nel deserto iracheno da Amman a Baghdad per portare fornitura di medicinali, acqua, generi di prima necessità e apparecchiature biomedicali (cistouretroscopio e rettoscopio) all'ospedale pediatrico Al Mansour a Baghdad. Inoltre sono stati garantiti gli stipendi per un valore di 35.000 USD circa a personale medico e paramedico evitando che queste figure professionali abbandonassero l'ospedale per cercare garanzie economiche come taxisti o altri lavori più redditizzi durante la guerra.

 

 

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Protocollo d'intesa con Spes

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