Il Darfur è una delle nove province storiche del Sudan, popolata per lo più da popolazioni musulmane.
La regione è tristemente famosa per il conflitto tuttora in corso ed iniziato nel 2003: conflitto che vede contrapposti i Janjawid, un gruppo di miliziani arabi filogovernativi (reclutati dalle locali tribù nomadi dei Baggara) e l’originaria popolazione nera non Baggara (composta da tribù dedite all’agricoltura).
Si stimano circa 300.000 morti ufficiali e oltre 2,7 milioni di profughi dall’inizio del conflitto.
L’accordo di pace arriva soltanto nel 2008, a seguito dell’apertura da parte del Sudan alla missione di pace guidata da Onu e Unione africana. Il testo, però, non viene firmato da tutte le parti in conflitto.
Nel 2010, poco prima delle elezioni, arriva il secondo accordo di pace. Firmato tra al-Bashir, presidente del Sudan, e i ribelli. Si dichiara la fine della guerra. Il tribunale dell’Aja emette un mandato di arresto nei confronti di Al-Bashir con l’accusa di genocidio.
Nel 2014, però, il mandato viene sospeso e le prove a carico del Presidente al-Bashir, intanto rieletto alla guida del Paese, decadono.
Tra il 2013 e 2014 nella regione riprende il conflitto.
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